La fotofobia, condizione che riguarda tantissime persone di tutte le età, si contraddistingue per gli occhi che risultano più sensibili alla luce rispetto al normale. Dal momento che si tratta di un problema molto diffuso, è il caso di approfondirlo meglio a partire dalle cause, tematica della quale parleremo nel prossimo paragrafo.
Cause della fotosensibilità
Dietro alla fotofobia possono esserci diversi fattori. Ricordiamo innanzitutto che l’eccessiva sensibilità oculare alla luce può essere un problema temporaneo dovuto a un intervento chirurgico. Tra gli altri fattori degni di nota è presente anche l’utilizzo di alcuni farmaci, così come l’uso scorretto delle lenti a contatto.
Non bisogna però dimenticare che la fotofobia può essere causata anche da diverse patologie. In questo novero è possibile includere la cataratta, ma anche diverse forme di emicrania e il glaucoma. Proseguendo con l’elenco delle cause della fotofobia, possiamo ricordare condizioni come l’infiammazione del trigemino.

La fotosensibilità può essere dovuta pure alla presenza di orzaioli, così come all’eccessiva secchezza oculare. Rammentiamo infine che possono essere causa di fotofobia anche la toxoplasmosi e l’uveite acuta. Al di là dei fattori elencati, la condizione è più frequente nei soggetti con occhi e capelli chiari.
Rimedi
La fotofobia è una condizione molto fastidiosa, motivo per cui è il caso di conoscere le soluzioni per proteggersi. La principale consiste nell’indossare gli occhiali scuri nelle situazioni in cui gli occhi entrano in contatto con una luce solare (se non si vuole spendere troppo si possono trovare ottimi modelli premontati in farmacia e online) di intensità anche media. Un altro consiglio utile per proteggere gli occhi in caso di fotosensibilità prevede il fatto di limitare la luce diretta quando ci si trova in un ambiente chiuso.


Come abbiamo poco fa ricordato, l’eccessiva sensibilità degli occhi alla luce può essere dovuta a patologie anche gravi. Nei casi in cui l’utilizzo degli occhiali da sole, il tempo e il contenimento della luce diretta negli ambienti chiusi non portano ad alcun risultato, è il caso di rivolgersi al proprio medico di fiducia. Questa decisione si rivela particolarmente urgente nei casi in cui la fotosensibilità procura dolore agli occhi.
Per essere precisi, ricordiamo che è il caso di rivolgersi al medico specialista nei casi in cui gli effetti degli occhi sensibili alla luce si protraggono per più di due giorni e se sono accompagnati da una condizione di appannamento della vista e dagli occhi chiusi.