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Occhi e Smartworking? Ecco come proteggerli davanti al computer

È un dato di fatto: negli ultimi anni la quantità di tempo che passiamo ogni giorno davanti a un monitor è aumentata notevolmente.

Una recente ricerca ha stimato che sommando il tempo passato al pc a quello dedicato allo svago digitale, chat e social network su tutti, si arrivi anche a trascorrere dieci ore al giorno fissando uno schermo. Uno sforzo al quale i nostri occhi non potevano certo rimanere indifferenti.

Affaticamento oculare, annebbiamento della vista, mal di testa, dolori articolari sono solo alcuni fra i sintomi di quello che nel gergo di tutti i giorni chiamiamo “occhi stanchi da pc”, ma che è riconosciuto come un disturbo vero e proprio: la sindrome da visione al computer (anche nota come CVS).

Vediamo insieme come riconoscerla e, soprattutto, come evitare che si manifesti.

Cause dello stress visivo

Se, da un lato, l’uso dei dispositivi portatili rappresenta un grande vantaggio per la possibilità di poter lavorare ovunque e in qualsiasi momento, c’è anche un rovescio della medaglia: l’aumento a dismisura dello stress oculare. La luce emessa da questi dispositivi può avere influenza sull’efficienza visiva, a prescindere dal fatto che arrivi da un computer, da un tablet o da uno smartphone. In alcuni casi, infatti, si arriva a soffrire di sindrome da visione del computer, un vero e proprio disturbo classificato clinicamente.

Lo sa bene chi soffre di secchezza agli occhi per via delle onde degli schermi e, in aggiunta, patisce spesso le conseguenze della stanchezza: dal mal di testa fino, nei casi più gravi, alla sensazione di nausea. Per risolvere tutto questo bisogna fare molta attenzione alla scelta dell’occhiale, dalla montatura fino alle lenti.

 

Quando si sta per parecchie ore davanti al computer, infatti, è fondamentale avere il minor numero possibile di elementi che possono potenzialmente rendere difficoltosa la visione. Per avere tutto questo, non è necessario spendere cifre folli, basta acquistare un paio di occhiali in farmacia, per definizione il luogo dedicato all’acquisto di soluzioni sicure per la salute.

I sintomi della Sindrome da visione del computer

La sindrome da visione al computer è una forma di affaticamento oculare dovuta alla prolungata esposizione dell’occhio alla luce blu emessa dai monitor. Gli occhi sarebbero già fisiologicamente attrezzati per rispondere alla sollecitazione della luce blu, una bagliore presente nel normale spettro di radiazioni riscontrabili nell’atmosfera.

Le apparecchiature elettroniche, però, emettono una quantità di luce blu molto più grande e concentrata di quella riscontrabile in natura.  Una quantità a cui l’occhio non può, da solo, offrire le contromisure necessarie a rendere l’emissione innocua e, quindi, se stimolato oltre misura da Smartphone, Pc, Videogame e display di ogni genere entra, inevitabilmente, in sofferenza.

L’esposizione alla luce blu per sette o otto ore al giorno conduce nel tempo a sintomi quali:

  • Astenopia
  • Prurito e bruciore dell’occhio
  • Mal di testa
  • Lacrimazione
  • Dolori al collo
  • Secchezza oculare;
  • Nausea e sensazione di stanchezza fisica
  • Offuscamento della vista.

A fronte dell’apparizione dei sintomi di una sindrome da visione al computer la soluzione più indicata è quella di ridurre l’esposizione ma, ovviamente, non sempre è possibile. Ecco perché se si passano molte ore davanti al monitor è bene tutelarsi.

Come proteggere gli occhi dagli schermi: i rimedi

Allontanare gli occhi dallo schermo, almeno 30-40 centimetri dal display, e farli riposare sono i due accorgimenti migliori per ridurre gli effetti della Sindrome da Visione del Computer sul nostro fisico, ma anche ricordarsi di chiudere le palpebre per inumidire gli occhi: quest’ultimo sembra un gesto naturale, ma viene trascurato quando si sta molte ore davanti al pc.

In particolare è utile come indicazione di massima la regola del 20-20-20: venti secondi di pausa ogni venti minuti trascorsi davanti allo schermo, volgendo lo sguardo a venti piedi (sette metri) di distanza.

Anche una pausa più lunga, circa 15 minuti ogni due ore, è infatti dopo quel tempo, due o tre ora circa di esposizione alla luce blu, che si manifestano i primi disagi.

Non bisogna sottovalutare, inoltre, la corretta illuminazione e la postura con entrambi i piedi appoggiati a terra: entrambe giocano un ruolo fondamentale nell’allontanare i sintomi della CVS.

In tutto questo risultano utilissimi gli occhiali da lettura, meglio se dotati di filtro blu e riposanti, con lenti speciali pensate proprio per l’uso prolungato al computer.

 

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